Stai leggendo - All'ombra del monolite - il blog di Francesco Russo

In missione contro le distrazioni per proteggere aziende e persone dagli effetti negativi dell'economia dell'attenzione

Esaurimento cognitivo? Ti aiuta la metacognizione

Francesco Russo, consulenze per gestire gli effetti negativi dell'economia dell'attenzione, workhaolism, burnout, information overload, nomofobia, multitasking, stress e infodemia, attraverso la metacognizione per il benessere digitale

Pagina pubblicata in data 21 dicembre 2021
Aggiornata il 13 febbraio 2023
Tempo di lettura: il tempo necessario a capire le cose

Gli ultimi due anni della nostra vita lavorativa sono stati segnati da un aumento esponenziale di incontri virtuali, da corsi online, dal lavoro agile (che spesso più che essere stato "smart working" si è rivelato essere "tele lavoro", che di intelligente non ha poi molto). In poche parole questi ultimi anni sono stati segnati da un aumento incredibile dell'uso degli strumenti digitali.

Tutto questo ha comportato per tantissime persone una mole eccessiva di informazioni da gestire, con la conseguenza di un forte “esaurimento” delle facoltà cognitive.

Il sovraccarico cognitivo non ha come conseguenza solo l’esaurimento delle capacità intellettive di una persona. Ma porta molte persone a vivere in una situazione di costante "incertezza", alimentando ansia, stress e paura (puoi leggere a riguardo l’articolo "Paranoia da smartworking – WFH Paranoia").

In poche parole possiamo sintetizzare che è stato un periodo difficile anche e soprattutto per il nostro cervello e per la nostra mente.

Negli ultimi anni hai mai provato un senso di stanchezza, non solo fisica, ma anche mentale? Hai sentito le tue energie cognitive venire meno? Hai percepito di vivere in una condizione di stress? Magari sentendo che tutto questo è una condizione permanente, quotidiana.

Se la risposta a queste domande è sì, è molto probabile che tu possa aver raggiunto il limite delle tue forze, delle tue capacità, e che stai rischiando di avere un vero e proprio esaurimento cognitivo (se non addirittura un collasso fisico). Se è così, non è un problema solo tuo, ma di molte altre persone. Solo che in questo caso non vale l’adagio “mal comune mezzo gaudio”. Anzi tutto l’opposto.

Non ragionare a compartimenti stagni, tanto non esistono

Il tuo benessere è fondamentale non solo per la "qualità" del tempo della tua vita privata, ma anche e soprattutto del tempo che dedichi alla tua vita lavorativa.
Insisto molto nelle mie consulenze, con i miei clienti, che il benessere dei collaboratori è determinante per il successo di un qualsiasi modello di business.

In questo blog di marketing, e sulla rivista "Eclettica Magazine", racconto aziende che investono energie, tempo e denaro, per offrire ai propri collaboratori i migliori strumenti e la migliore organizzazione possibile, per garantire un ambiente di lavoro fecondo alla creatività e al "benessere" delle persone e del business aziendale.

Gli investimenti che un'azienda effettua in formazione continua e in un monitoraggio costante dei flussi organizzativi si traduce per l’azienda in una crescita costante.

Se un'azienda adotta precisi protocolli nella gestione del lavoro e dei processi organizzativi, come propongo ai miei clienti attraverso il "Protocollo burattini" ed il metodo "Dominio marketing", può raggiungere gli obiettivi di business che si prefigge.

Un esempio per chiarire...

È indiscutibile che Amazon costituisca un perfetto modello di azienda di successo. È però altrettanto vero che si tratta di un modello di sviluppo che spesso è stato accusato di non rispettare la "dimensione umana" di chi lavora per questa azienda di successo (direttamente ed indirettamente).

Negli Stati Uniti l'azienda è stata accusata di avere un turnover eccessivo dei propri dipendenti, un turnover che arriva al 150%. In Italia sono stati i servizi di trasmissioni giornalistiche di inchiesta come Report e Presadiretta a mettere sotto inchiesta l'organizzazione del gigante dell'e-commerce.

L'alternativa esiste

Il modello di azienda che presento ai miei clienti nelle mie consulenze tiene in considerazione i cinque piani dell’esistenza di un essere umano e le esigenze di crescita di un business. Due aspetti di un modello di business che possono convivere insieme in perfetta armonia.

Ogni imprenditore ha davanti a sé una scelta. Come il protagonista del film Matrix deve scegliere fra una pillola rossa ed una pillola blu, un imprenditore ha la possibilità di scegliere fra il gestire la propria azienda puntando esclusivamente ai profitti o di gestire l'azienda tenendo si in considerazione i profitti ma anche la dimensione umana delle persone che in quell'azienda lavorano.

Per un’azienda oggi è di vitale importanza investire energie e tempo in azioni non solamente di marketing rivolte ai potenziali clienti, ma anche all’interno dell’azienda stessa, per garantire proprio che i lavoratori possano svolgere i propri compiti nelle migliori condizioni possibili e quindi possano rendere efficaci le strategie di marketing. In particolar modo questo vale per le aziende italiane.

In Italia le imprese con meno di 20 addetti sono oltre 4 milioni (il 98,2% del totale) e danno lavoro a 8 milioni tra operai e impiegati, pari al 56,4% di tutti gli addetti del settore privato in Italia. Per realtà così piccole diventa quindi fondamentale puntare sulle così dette "risorse umane". L'unico elemento che può permettere loro di competere in un mercato dominato da colossi come Amazon.

Le persone, se stimolate nel modo giusto, se gli si offre la possibilità di esprimere tutto il proprio potenziale, possono essere un'inesauribile fonte di energie positive, di creatività, di idee. Il perfetto terreno dove "coltivare" talenti e innovazioni.

I costi dell'economia della distrazione

Come ho scritto nell’articolo "I veri costi dell’economia della distrazione", una recente ricerca condotta dalla testata "The Economist" stima che una condizione che porta all'esaurimento delle energie fisiche e cognitive delle persone, ha come conseguenza quella di far commettere nel proprio lavoro quotidiano degli "errori", errori dovuti alla stanchezza e/o alla distrazione. Una situazione che costa negli Stati Uniti d’America 650 miliardi di dollari ogni anno.
Senza contare quanto può costare dal punto di vista della salute psicologica e fisica delle persone. È sufficiente pensare al numero di persone che in Italia hanno perso la vita nel corso del 2021 solo per riuscire a svolgere più velocemente il proprio lavoro (fra tutti il caso di Luana d'Orazio).

Una possibile soluzione: la metacognizione

È possibile fare qualcosa? La risposta, fortunatamente è sì. Ci viene incontro infatti la "metacognizione". Una parola che negli ultimi tempi i ricercatori di mezzo mondo hanno iniziato ad utilizzare per indicare un’attività che tutti noi svolgiamo centinaia di volte ogni giorno. Cioè ogni qual volta proviamo a focalizzare la nostra attenzione.

La nostra attenzione è di tre tipi. L’attenzione rivolta verso noi stessi (la consapevolezza di sé), l’attenzione che ci permette di sintonizzarci sulle altre persone (la nostra capacità empatica) e la nostra capacità di concentrarci sul mondo che ci circonda (il pensiero sistemico).

I ricercatori che si stanno interessando alle tante sfaccettature dell'economia della distrazione, e a quali soluzioni possiamo introdurre per porvi rimedio, riferiscono che la metacognizione, cioè il concentrare i propri pensieri e le proprie emozioni per ottenere un miglioramento del nostro benessere mentale, può dare dei risultati davvero sorprendenti. Capire come funziona la mente ci offre la possibilità di imparare ad usarla al meglio ed ottenere così il massimo da noi stessi.

Se lo conosci lo eviti: il multitasking

Nell’articolo "L'illusione del multitasking nell'economia della distrazione" mi sono soffermato su come il nostro cervello si è evoluto in un ambiente molto diverso da quello in cui viviamo oggi.

I nostri istinti biologici stanno letteralmente lottando per tenere il passo al mare di informazioni che ci raggiunge ogni giorno, lottano per gestire gli innumerevoli stimoli da cui siamo investiti. Questa condizione ha contribuito ad un'impennata di ansia, depressione, dipendenza e ad altri problemi cognitivi.

Come spesso è accaduto nella storia dell’uomo, la tecnologia arriva nelle nostre vite quotidiane e solo dopo la nostra società si adatta. Stiamo capendo infatti che sopravvivere e prosperare nel mondo moderno richiede una migliore comprensione della nostra mente. Questo bisogno di comprendere la nostra mente sta stimolando gli studi sulla metacognizione, e sta stimolando consulenti come noi di BrioWeb nello sviluppo di approcci e metodi per arginare, contenere e gestire questo fenomeno.

La mente è elastica

Un effetto collaterale della moderna tecnologia, come le app dei nostri smartphone, i giochi elettronici, i social media e più in generale i tanti contenuti che fruiamo da una miriade di dispositivi grazie alla rete, è che il loro uso può "rimodulare" i percorsi di apprendimento del cervello umano.

Quanto più usiamo queste tecnologie, tanto più siamo prigionieri di comportamenti "compulsivi" che queste tecnologie creano nel nostro cervello. La pandemia ha costretto molte persone all'isolamento sociale ed ha contribuito ad una maggiore dipendenza da smartphone e tablet, e soprattutto, da ciò che questi offrono, nutrendo ed ampliando questi comportamenti. Fenomeno che colpisce più di mezzo miliardo di persone con un altissimo costo economico per la nostra società.

Decenni di studi empirici hanno dimostrato che lo sviluppo della consapevolezza di se stessi, e della propria capacità di attenzione, sono strumenti efficaci per diminuire queste forme di "dipendenza", per ridurre i comportamenti "compulsivi" e migliorare il nostro benessere emotivo, psicologico e fisico.

Sviluppare le proprie capacità metacognitive ha mostrato benefici significativi in svariati ambiti, come la terapia, l'educazione e soprattutto in quello lavorativo. Il miglioramento dell'attenzione attraverso precisi metodi di allenamento, come la pratica della meditazione o della mindfulness offre la possibilità di ricorrere a strumenti come la famosa tecnica del palazzo della mente.

Come la nostra salute fisica dipende dalla cura che abbiamo del notro nostro corpo, così la nostra salute psicologica ed emotiva dipende da come ci prendiamo cura della nostra mente e del nostro cervello.

Come facciamo esercizio, controlliamo ciò che mangiamo, compriamo sedie ergonomiche, è importante che ci prendiamo cura della nostra mente. Le azioni che possiamo mettere in atto sono molte e ci offrono la possibilità di essere più consapevoli dei nostri pensieri, della nostra attenzione e delle nostre emozioni, il che può migliorare ogni aspetto della nostra vita, incluso quello lavorativo.

Dott. Francesco Russo

BREVE PROFILO DI FRANCESCO RUSSO
Francesco Russo, consulente di marketing e consulente esperto in economia dell'attenzione e distrazione. Ha iniziato ad occuparsi di comunicazione nel 1999. Quell'anno si appassiona al mondo del web e della comunicazione preparando una tesina per l'esame di maturità.

Il 1° febbraio 2010 fonda BrioWeb, agenzia di marketing e comunicazione operante in tutta Italia e all'estero con base a Venezia.

In occasione del decennale di BrioWeb fonda la rivista di marketing "Eclettica Magazine" (100% gratuita) e da vita ad una collana di e-book di marketing anch'essa completamente gratuita.

Nel corso della sua lunga carriera è sempre stato ispirato dal concetto del "tutto è connesso", sviluppando un approccio al marketing "olistico", che lo ha portato a divenire autore di articoli, libri, relatore ufficiale di SMAU, dell'Hospitality Day, e di molte altre manifestazioni di livello nazionale ed internazionale.

Nel 2006, dopo un ciclo di incontri dedicato al cyberbullismo che lo ha portato a visitare una serie di scuole medie superiori venete, ha iniziato ad interessarsi al fenomeno dell'economia dell'attenzione e di conseguenza dell'economia della distrazione.

Oggi è considerato un esperto di stress, ansia, esaurimento cognitivo, insonnia, workhaolism, burnout, information overload, infodemia, nomofobia, multitasking, fake news, sharenting, smombies e phubbing, che lo portano ad erogare consulenze e corsi nelle aziende di tutta Italia.

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Attenzione e concentrazione
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"Grazie allo sviluppo della metacognizione, possiamo migliore la nostra attenzione e la nostra concentrazione, che sono gli ingredienti base per raggiungere lo stato di flusso, che ci permette di resistere al canto delle sirene della distrazione.
Grazie allo stato di flusso sviluppiamo la creatività, la base per l'innovazione, che permette la crescita di un business ed il miglioramento personale."

Francesco Russo

Un libro di successo

Viviamo in un momento storico che getta ognuno di noi in una vera e propria tempesta perfetta, che offre, come mai prima, a manipolatori ed imbonitori tantissime occasioni.
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"Burattini per scelta?" non è il primo libro dedicato a fenomeni come la dipendenza da smartphone e le fake news.

Ma è il primo libro che presenta ed analizza la radice comune di fenomeni che sembrano fra loro distanti, come, la distrazione, lo stress, l'ansia, l'esaurimento cognitivo, l'insonnia, il workhaolism, il burnout, l'information overload, l'infodemia, la mindfulness, la nomofobia, il multitasking, lo sharenting, gli smombies, il phubbing, il doomscrolling, il doomsurfing, il vamping.

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