Stai leggendo - All'ombra del monolite - il blog di Francesco Russo

In missione contro le distrazioni per proteggere aziende e persone dagli effetti negativi dell'economia dell'attenzione

Il modo migliore per non procrastinare

Francesco Russo, consulenze per gestire gli effetti negativi dell'economia dell'attenzione, workhaolism, burnout, information overload, nomofobia, multitasking, stress e infodemia, attraverso la metacognizione per il benessere digitale

Pagina pubblicata in data 18 gennaio 2022
Aggiornata il 19 gennaio 2022
Tempo di lettura: il tempo necessario a capire le cose

Il professor Stephen Knowles, della Otago Business School, del dipartimento di economia dell'Università di Otago, assieme a dei colleghi ha condotto una ricerca, pubblicata su Economic Inquiry, per testare gli effetti che ha fissare una scadenza sul completamento di un compito.

Il professor Knowles ha spiegato che la ricerca ha avuto inizio perché lui ed il suo team - il dottor Murat Genç, del Dipartimento di Economia, la dottoressa Trudy Sullivan, del Dipartimento di Medicina Preventiva e Sociale, e il professor Maroš Servátka, della Macquarie Graduate School of Management - erano interessati ad aiutare gli enti di beneficenza a raccogliere più denaro.

Nonostante questo, i risultati della ricerca sono applicabili a qualsiasi situazione in cui qualcuno chiede aiuto ad un'altra persona per raggiungere un obiettivo.
Come ad esempio chiedere aiuto ad un collega di lavoro o al proprio coniuge.

I partecipanti alla ricerca sono stati invitati a completare un sondaggio online. Il completamento del sondaggio avrebbe portato un impegno da parte degli organizzatori della ricerca ad una donazione in beneficenza.
Ad alcuni partcipanti è stata data una settimana per rispondere al sondaggio, mentre ad altri un mese ed ad un terzo gruppo non ne è stata data nessuna scadenza.

Lo studio ha messo in evidenza che il maggior numero di persone che hanno completato il sondaggio, sono quelle a cui non è stata data una scadenza per la compilazione del sondaggio.

I partecipanti al test che avevano un mese di tempo per compilare il sondaggio, sono fra quelli che hanno risposto meno.

Le risposte più "veloci" sono quindi arrivate dalle persone inserite nel gruppo che non aveva nessuna scadenza e nel gruppo che aveva una scadenza di una settimana.

"Interpretiamo questi risultati come l'indicazione che dare una scadenza a lungo termine, rispetto ad una scadenza a breve termine o non dare scadenze, riduce il senso di urgenza nell'agire" afferma il professor Knowles.

Con una scadenza a lungo termine "le persone tendono a rimandare l'esecuzione del compito, e dato che sono disattente o dimenticano il compito stesso... rimandare l'impegno si traduce in un tasso di risposta molto basso".

Il professor Knowles in oltre sottolinea che non specificare una scadenza induce i partecipanti a presumere che sia implicita una scadenza a breve termine.

La speranza del professor Knowles è che la sua ricerca possa aiutarci a capire come chiedere aiuto ed evitare che la persona a cui chiediamo aiuto procrastini nel dare il proprio aiuto.

Dott. Francesco Russo

BREVE PROFILO DI FRANCESCO RUSSO
Francesco Russo, consulente di marketing e consulente esperto in economia dell'attenzione e distrazione. Ha iniziato ad occuparsi di comunicazione nel 1999. Quell'anno si appassiona al mondo del web e della comunicazione preparando una tesina per l'esame di maturità.

Il 1° febbraio 2010 fonda BrioWeb, agenzia di marketing e comunicazione operante in tutta Italia e all'estero con base a Venezia.

In occasione del decennale di BrioWeb fonda la rivista di marketing "Eclettica Magazine" (100% gratuita) e da vita ad una collana di e-book di marketing anch'essa completamente gratuita.

Nel corso della sua lunga carriera è sempre stato ispirato dal concetto del "tutto è connesso", sviluppando un approccio al marketing "olistico", che lo ha portato a divenire autore di articoli, libri, relatore ufficiale di SMAU, dell'Hospitality Day, e di molte altre manifestazioni di livello nazionale ed internazionale.

Nel 2006, dopo un ciclo di incontri dedicato al cyberbullismo che lo ha portato a visitare una serie di scuole medie superiori venete, ha iniziato ad interessarsi al fenomeno dell'economia dell'attenzione e di conseguenza dell'economia della distrazione.

Oggi è considerato un esperto di stress, ansia, esaurimento cognitivo, insonnia, workhaolism, burnout, information overload, infodemia, nomofobia, multitasking, fake news, sharenting, smombies e phubbing, che lo portano ad erogare consulenze e corsi nelle aziende di tutta Italia.

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Francesco Russo